mercoledì 17 dicembre 2014

Tarte Tatin


La leggenda vuole che questo dolce francese sia nato da un errore delle sorelle Stephanie e Caroline Tatin che gestivano un ristorante a Lamotte-Beuvron, l’ "Hôtel-Restaurant Tatin", frequentato da molti cacciatori.
Una domenica, mentre preparavano una torta di mele per il pasto di alcuni cacciatori, una delle sorelle dimenticò di mettere la pasta brisé al di sotto della torta, e mise distrattamente nel forno la teglia lasciando caramellare così le mele nel burro e nello zucchero. Per rimediare all'errore pose la pasta brisé al di sopra del composto. Il risultato fu un successo, i cacciatori apprezzarono questa torta, che divenne così la famosa 

Tarte Tatin



Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro:

per la base: brisè di Ernst Knam:
280 g di farina 00
120 g di burro
2 tuorli
80 g di acqua
10 g di sale

Per il caramello:
100 gr di zucchero
80 gr di burro

4 o 5 mele acidule

Procedimento:
Tagliare il burro freddo di frigo a cubetti e lavorarlo a bassa velocità nella ciotola della planetaria (o nel mixer in alternativa), utilizzando il gancio a k, insieme alla farina e al sale. Incorporare i tuorli ed aggiungere l’acqua, continuando ad impastare fino a quando si otterrà una pasta liscia e omogeneo. Avvolgere il tutto nella pellicola alimentare e porre in frigorifero a raffreddare per almeno 2 ore. 
Sbucciare 4 o 5 mele e tagliarle a quarti. Coprire il fondo di una tortiera che possa andare sul fuoco, la migliore sarebbe quella di rame, con lo zucchero semolato. Porla sul gas, caramellare lo zucchero e aggiungere il burro.
Disporre ben ravvicinati i quarti di mela sopra al caramello dopo averli rigirati e posizionarli con la parte convessa verso il fondo. Coprire con la pasta brisè stesa sottile, ritagliare la pasta in eccesso, non ripiegatela perché si ispessisce e diventa gnucca, ed infornare a 200° per circa 45 minuti.
Far raffreddare un pochino, rovesciare la tarte su un piatto e servirla tiepida con un gelato alla cannella.

P.S.  Se non vi piace la pasta brisè si può fare anche con la pasta frolla oppure con la sfoglia già pronta, io vi ho messo la ricetta canonica per non incorrere negli strali dei puristi.

mercoledì 10 dicembre 2014

Penne ai carciofi, pancetta affumicata e dadolata di Piccadilly

Oggi ho il giorno libero dalla dieta quindi posso inserire, senza esagerare, lieviti, latticini e maiale, che libidine!!
Per pranzo mi sono preparata una pasta rallegrante, ve la racconto

Penne ai carciofi, pancetta affumicata e dadolata di Piccadilly



Ingredienti per 2 persone:
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva DonVincenzo dop
1 spicchio d'aglio
50 g. di pancetta affumicata
3 carciofi
timo
vino bianco q. b.
4 pomodorini Piccadilly
160 gr di penne rigate integrali
sale pepe o Pesteda 

Preparazione:
Mondare i carciofi fino al cuore, lavarli, spinarli, tagliarli a fettine e man mano buttarli in una bacinella con acqua gassata per non farli annerire.
Scorticare anche i gambi fino al cuore, tagliarli a bastoncini ed immergerli nell'acqua gassata.
In un saltapasta o nel wok far imbiondire lo spicchio d'aglio nell'olio, aggiungere la pancetta affumicata tagliata a dadini e sfumare con uno spruzzo di vino bianco quando il grasso diventa trasparente. Unire i carciofi, un pizzico di foglioline di timo, sale e pepe o Pesteda, stufarli coperti per circa 5/7 minuti quindi aggiungere i pomodorini tagliati a dadini rimescolando e cuocere per un paio di minuti.
Nel frattempo lessare le penne, scolarle, versarle nel sugo ai carciofi e padellare.
Servire con qualche petalo di parmigiano reggiano e un giro di olio crudo.
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